giovedì 15 ottobre 2009

LA CLAQUE - n. 5, ottobre 2009

Risate argentine, sonore e prolungate nell'aula di Consiglio. Tutte provenienti dalla prima fila, rigorosamente a sinistra per chi guarda il vicesindaco. Risate allegre e femminili, quando veniva sibilato in anticipo ciò che succederà con il tribunale dell' inquisizione e le pareti stesse sembravano trasudare sangue.
Siamo all'evoluzione della specie: les tricoteuses davanti alla ghigliottina sferruzzavano a maglia, oggi si ride a sessantaquattro denti. Si guardavano il loro Cerutti e se lo mangiavano con gli occhi. Pareva Egli nato con la voglia di diventare primo cittadino, come altri nascono con la voglia di fragola e di caffè. E pensare che la gentile consorte non lo voleva così. 
Pensare che era salita per le scale del Comune a cancellare, in un lontano passato, il nome di Pietro dalla lista dei candidati. Un professionista non poteva mettersi in lista, non era (allora) nel suo interesse, ci sarebbe stato un oneroso conflitto di competenze. E invece eccolo lì. Bastava avere un po' di fiducia. Le risate seppelliscono tutto, anche il passato.

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