Sul termine "sogno" la politica (e non solo) ha fatto le sue fortune. Famoso è il sogno americano, american dream, con cui si è forgiato lo spirito di una nazione e che per gli Stati Uniti è un valore distintivo. I have a dream - io ho un sogno - è la frase pronunciata da Martin Luther King il 28 agosto 1963 in occasione della grande adunata per i diritti civili. Parliamo, in questo caso, dei grandi sogni, quelli capaci di entrare a far parte della storia. "Facci sognare" è la richiesta che i gruppi, siano essi cittadini, fans, tifosi, religiosi, elettori o altro, fanno ai loro idoli.
Il sogno è collegato alla speranza e al futuro, non ha la concretezza del presente ma agisce da stimolo sul domani. E' comunque una componente importante nel determinare le azioni umane. Come spesso accade, tendiamo ad abusare di questo termine attribuendo la caratteristica di "Sogno" (S maiuscola) al semplice pisolino pomeridiano.Tendenza che ci pare in uso presso l' attuale maggioranza diessina del Comune di Villafranca in Lunigiana.
Noterete che Cerutti, Romiti e compagnia, non amministrano, ma "stanno realizzando un sogno". Non comunicano cose semplici e quotidiane, bensì "portano avanti un sogno".
Il sogno naturalmente non è il loro, ma ancor più carismatico, deriva dall' eredità (loro dicono) del Dottor Antiga.
Eppure, leggendo il loro programma elettorale, non avevamo ravvisato gli estremi di un grande sogno, anzi l' avevamo valutato molto modesto, vago e incompleto per definire il futuro di Villafranca.
Anche la prima e unica fase amministrativa che è stata loro concessa non ha avuto le caratteristiche del "Sogno", quanto piuttosto di un'epurazione cattivella e vendicativa. Improvvisamente siamo entrati nella dimensione onirica: se si parla semplicemente di servizi ai bambini, tutto questo è "un sogno che si è realizzato". Non abbiamo dubbi che quando si poteranno le piante, si dirà "abbiamo realizzato un sogno". Stanno quindi strumentalizzando il ricordo di una persona a fini politici. Impropriamente, poiché il "Sogno" viene accostato a fatti e opere di per sé normalissime se non futili. Perché non dire allora, epurando progetti importanti per la città, "abbiamo realizzato un sogno" ? Perché, se ci si pensa bene, solo quello in realtà è stato fatto. Viceversa la nostra comunità un progetto di una certa consistenza l'ha avuto.
Parlava del casello autostradale e della dimensione commerciale e turistica che avrebbe avuto la nostra cittadina. Erano stati portati i dati e le prove che questo sarebbe avvenuto. I dirigenti di Mercatone 1 erano venuti a parlarne. La lettera del Ministro Matteoli testimoniava l'impegno che il nuovo casello si sarebbe fatto.
Questi erano i fatti veri a cui poteva aspirare il nostro Comune, e non i dormiveglia.
Potremo riprendere tutto questo? Non sarà facile, ma noi pensiamo di si. L'Onorevole Lucio Barani sembra non avere più voglia di impegnarsi in tal senso e lo comprendiamo. Non sono tanto le condizioni politiche che mancherebbero, poiché ci sembra che i Villafranchesi abbiano capito che l'attuale Sinistra è pericolosa e inconsistente. Sono piuttosto le condizioni psicologiche, poiché la delusione è stata forte e speriamo che possa essere superata. La Lega Nord ritiene che con una lista rinnovata, riprendendo il vero programma di sviluppo del nostro territorio, con amministratori capaci, si possa ancora parlare di veri sogni, che abbiano almeno una dimensione reale e importante. Lavoreremo per creare queste condizioni.
Pietro Ferrari Vivaldi
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